Miguel de Unamuno, Castiglia



Miguel de Unamuno

Castiglia

Tu mi sollevi, terra di Castiglia, 
nel palmo rugoso della tua mano,
verso il cielo, che ti brucia e ti ristora,
il cielo, tuo signore.
Terra deserta, asciutta, vigorosa,
madre di cuori e di braccia,
nei vecchi colori dei tuoi tempi illustri
il presente si tinge.
Con la concava prateria del cielo
confinano i tuoi nudi campi intorno,
in te il sole ha la sua culla il suo sepolcro
il suo sacrario.
E' come cima la tua rotonda distesa
e in te mi sento sollevato al cielo,
aria di vetta è quel che si respira
qui, sulle tue lande.
Ara gigante, terra castigliana,
dentro quest'aria scioglierò i miei canti;
se di te sono degni, scenderanno al mondo
da questo luogo eccelso.

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