John Masefield, Febbre del mare
John Masefield
Febbre del mare
Devo tornare sul mare, al mare solitario e al cielo,
E non chiedo altro che una nave a vela, e una stella per orientarmi,
E lo scatto del timone, e il vento che canta, e il tremito della vela,
E la grigia foschia sul volto del mare, e lo spuntar dell’alba grigia.
Devo tornare al mare, perché la marea mai ferma chiama
Ed è un richiamo alto e selvaggio a cui non si resiste.
E non chiedo altro che un giorno di vento, e nuvole in volo,
E l’aria fitta di gocce e spuma, e il richiamo dei gabbiani.
Devo tornare al mare, alla vita errante da gitano,
La via del gabbiano, la via della balena, dove il vento è un coltello affilato.
E non chiedo che una storia raccontata da un altro allegro vagabondo,
E un sonno quieto e buoni sogni quando sarà tutto finito.
Sea fever
I must go down to the seas again, to the lonely sea and the sky,
and all I ask is a tall ship and a star to steer her by,
and the wheel's kick and the wind's song and the white sail's shaking,
and a gray mist on the sea's face, and a gray dawn breaking.
I must down go to the seas again, for the call of the running tide
is a wild call and a clear call that may not be denied;
and all I ask is a windy day with the white clouds flying,
and the flung spray and the blown spume, and the sea-gulls crying.
I must go down to the seas again, to the vangrant gypsy life,
to the gull's way and the whale's way, where the wind's like a qhetted knife;
and all I ask is a merry yarn from a laughing fellow-rover,
and quiet sleep and a sweet dream when the long trick's over.
Una poesia nostalgica e ardente, quasi un inno d'amore verso il mare. Il poeta inglese John Masefield sente forte il richiamo del mare, a tal punto da non poter che esprimere questa sua possente aspirazione con poche semplici parole, ma estremamente ardenti ed evocative. Agli occhi del lettore, i versi del poeta inglese appaiono quasi come ampie e chiare pennellate, tese a creare un quadro dalle tinte vivaci e impetuose. Così appare il mare e la sua brezza al cuore dell'uomo.
Dipinto del pittore russo Ivan Kostantinovič Ajvazovskij.
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