Jorge Borges, Tramonti


Jorge Borges

Tramonti

La chiara moltitudine di un ponente
ha esaltato la strada,
la strada aperta come un largo sogno
verso qualsiasi ventura.
La limpida alberata
perde l'ultimo uccello, l'oro ultimo.
La mano lacera di un mendicante
aggrava la tristezza della sera.

Il silenzio che abita gli specchi
ha forzato il suo carcere.
L'oscurità è il sangue
delle cose ferite.
Nell'incerto occaso
la sera mutilata
fu alcuni poveri colori.

Il dipinto presentato è a firma del pittore svizzero post-impressionista, legato al gruppo dei Nabis, Felix Vallotton. Si intitola "Tramonto" e nel suo disegno semplice e lineare presenta una colorazione varia, seppur ruotante attorno alla gamma dei colori caldi suggeriti dal tema del tramonto. Il rosso, il giallo, la flebile linea all'orizzonte blu chiaro ispirano un ultimo slancio di ardore appassionato misto ad una dolce malinconia che lentamente si istilla nel cuore. Ma accecante e intensa appare la linea netta del sole ancora presente, che illumina la vasta distesa del mare.
Borges, invece di dipingere, ha preferito descriverci con una poesia cosa sia un tramonto. La luce in esso riflessa, il bagliore anelante che effonde e la strada che ne viene illuminata, una "strada aperta come un largo sogno verso qualsiasi ventura". La poesia di Borges appare come uno squarcio lirico d'un istante perduto: il silenzio che sembra appellare il cuore del poeta, l'oscurità che "è il sangue / delle cose ferite" e che riporta a galla il dolore, la sera che è "mutilata". Ma una poesia così lirica non si può non gustare nella sua lingua originale, dove la musicalità espressa dai versi e dalle singole parole accompagna perfettamente l'immaginario creatosi nella mente del lettore.

VERSIONE ORIGINALE

Aterdeceres
La clara muchedumbre de un poniente
ha exaltado la calle,
la calle abierta como un ancho sueno
hacia cualquier azar.
La limpida arboleda
pierde el ultimo pàjaro, el oro ultimo.
La mano jironada de un mendigo
agrava la tristeza de la tarde.

El silencio que habita los espejos
ha forzado su càrcel.
La oscurida es la sangre
de las cosas heridas.
En el incerto ocaso
la tarde mutilada
fue unos pobres colores.

Commenti

Post più popolari