Sandro Penna, La vita... è ricordarsi di un risveglio
Sandro Penna
La vita... è ricordarsi di un risveglio
La vita... è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all'alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo tutta la malinconia
vergine e aspra dell'aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l'azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.
(Sandro Penna, Poesie, Garzanti, Milano 1989)
Capita a tutti di possedere impressi nella mente alcuni istanti ignoti, quasi anonimi, senza alcuna importanza o valore, ma particolari in quanto riusciamo a catturarne le sensazioni più recondite. Guardare fuori il finestrino del treno la terra che sembra scorrere veloce, sedersi su una panchina in attesa di qualcuno e fissare il marciapiede, osservando le formiche muoversi lentamente. La malinconia così come la liberazione si svelano nell'incedere timido e delicato delle sensazioni più semplici ed elementari che viviamo e di cui spesso tralasciamo la dolcezza. Ma la vita la si assapora in pieno solo "risvegliando" in noi un continuo senso di meraviglia. La parola "ricordo" significa letteralmente "richiamare al cuore": l'esistenza si svela appieno in questa memoria emotiva, in questo rendere nuove alla mente e al cuore le sensazioni vissute.
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